Premio Internazionale Guido D'Arezzo
Il 21 giugno, in occasione del Guido Day, la Fondazione Guido d'Arezzo consegnerà alla Scuola di Musica di Fiesole il Premio Internazionale Guido D'Arezzo, un riconoscimento importante che premia istituzioni o personaggi che si sono distinti nell’ambito musicale.
Durante la serata a ingresso libero che si svolgerà al Teatro Petrarca e aperta a tutta la città, ci saranno alcuni momenti musicali fra cui un concerto organizzato dalla Scuola di Musica di Fiesole: il quintetto di fisarmoniche Rows Ensemble diretto da Francesco Gesualdi eseguirà la composizione SEI di Alessandro Magini, partitura che appartiene a un repertorio sperimentale e innovativo e che ha come protagonista la Sonata cromatica di Tarquinio Merula, una delle pagine più singolari della letteratura per tastiera del Seicento.
Alessandro Magini (Vernio, 1955) SEI
Ramificazioni cromatiche sopra una Sonata di Tarquinio Merula (1595-1665) per cinque fisarmoniche
Rows Ensemble quintetto di fisarmoniche
Francesco Gesualdi direttore
Pietro Paolo Antonucci
Andrea Bisogno
Luca De Prisco
Francesco Gesualdi
Nicola Tommasini
S E I
Ramificazioni cromatiche sopra una Sonata di Tarquinio Merula (1595-1665) per cinque fisarmoniche (durata c.a. 10’).
Questa partitura, scritta per il Rows Ensemble diretto da Francesco Gesualdi, ha come protagonista la Sonata cromatica di Tarquinio Merula, vale a dire una delle pagine più singolari della letteratura per tastiera del Seicento; essa appartiene a un repertorio del tutto sperimentale e innovativo, caratterizzato da un affasciante uso del cromatismo, tipico della raffinata produzione vocale e strumentale di artisti come Gesualdo da Venosa, Girolamo Frescobaldi, Luca Marenzio, Nicola Vicentino, Adriano Willaert. Nelle pagine di questi antichi maestri si ritrovano ancora oggi una freschezza e un’originalità di pensiero e di linguaggio che annullano la distanza temporale e stabiliscono momenti di vicinanza estetica e concettuale con la modernità.
Sei è suddiviso in due parti che si susseguono senza soluzione di continuità: la prima è un’ampia ouverture costruita su brevi frammenti cromatici; in essa si sviluppa un senso d’imprevedibilità prodotto da improvvise mutazioni (armoniche-ritmiche-timbriche) che inducono ad altrettante variazioni della prospettiva di ascolto e conducono gradualmente alla fase successiva, vale a dire al progressivo emergere della Sonata cromatica. La seconda parte è infatti un’elaborazione della Sonata di Merula in cinque sezioni, nelle quali il quintetto di fisarmoniche ha il compito di rileggere e di sviluppare l’originale scrittura per tastiera sola, “ramificando” e spazializzando la struttura contrappuntistica in un articolato gioco di espansione polifonica.